Inverno 2021: sto tornando a casa in treno, da Milano.
È sera, sono stanca e fa un freddo rabbioso.
Torino è avvolta da quella nebbia umida che ti entra dentro, anche se sei coperto.
Siamo arrivati alla stazione di Porta Susa, scendono i passeggeri.
Mi volto verso il finestrino e vedo questa scena.
Sento un rivolo caldo affiorare dagli occhi. Faccio in tempo a prendere il cellulare e fare una foto, perché quella "cosa" va avanti per almeno 5 minuti, anche dopo che il treno è ripartito.
Nella mia mente, quella scena non ha ancora avuto una fine: è lì, come quelle melodie che non ti lasciano più; penso sia la cosa più bella che abbia mai visto.
Guardate la sua mano sinistra: non è una mano e basta.
È curva, protettiva nell'avvolgere la testa di Lei con quella delicatezza così autentica e rara.
Guardate il viso di Lui, immerso nei capelli di Lei.
Sembra voglia riprendersi da una lunga apnea, riempiendo ogni alveolo dei suoi polmoni.
Guardate i muscoli del suo braccio, tesi per stringerla, come se volesse portarla dentro e abbracciare la sua anima.
E, infine, guardate me che osservo questo istante, consapevole di essere spettatrice privilegiata di un miracolo dell’essere umani.
La Bellezza non si trova solo nei musei: ne abbiamo dimostrazione ovunque, ogni giorno.
Bisogna allenare gli occhi e il cuore per poterla cogliere.
Meravigliarsi
A proposito di meraviglie, ho pubblicato il brano di Piazzolla “Inverno Porteño”.
Amo questo brano profondamente.
Ho anche dedicato una diretta per analizzarlo.
Se vi fa piacere, potete ascoltare l’audio del brano qui sotto o scaricare l’mp3 cliccando qui.
Buone intenzioni
Il 27 maggio terrò un piccolo concerto privato per un liceo musicale assieme al mio compagno musicale Gigi Rivetti che ormai conoscete bene se mi seguite da un po’.
Novità: il nostro duo ha anche un nome e un logo!
In quella occasione spiegheremo ai giovani liceali come suonare assieme, la magia che si crea a prescindere dalle parole, veicolata solo dalle note.
Una forma di comunicazione tollerante, benevola e dove, se si vince, si vince insieme.
Per questo… ho bisogno di studiare, studiare e studiare ancora.
Al pianoforte, così come in tante altre discipline, la curva di apprendimento non è mai lineare: un giorno si impara e si arriva a 40. Il giorno dopo riprovi e sei a 30. Allora ti disperi e studi. Arrivi con difficoltà a 41.
Il giorno dopo… sei magicamente a 50 e quello successivo torni a 45.
È tutto normale.
Vince chi persevera e continua imperterrito!
Immenso grazie
A tutti voi che leggete questo diario e mi mandate i vostri splendidi commenti.
Per me hanno un valore enorme e ogni volta imparo qualcosa di più.
Vi auguro una splendente giornata.
Silvia
L’infinita bellezza la sto iniziando a vedere con il cuore e con la musica grazie a tutto ciò che mi stai insegnando .
Ad avere il coraggio di comunicare, liberandomi attraverso la musica, per non parlare poi dell’abbraccio che custodisco gelosamente nel cuore.
Grazie a te che condividi queste tue immense emozioni ❤️❤️❤️
Il tuo buon gusto in ciò che fai e racconti é davvero coinvolgente, emotivamente toccante.