Ho sempre pensato di poter fare qualunque cosa a patto che fossi animata dal desiderio di farla, forte della mia capacità di apprendere praticamente tutto.
Ho intrapreso percorsi di formazione infiniti, sfide incredibili sia professionali che personali, percorsi in salita nei quali la vetta era distante anni luce all’inizio e molti si sarebbero arresi prima di partire.
Nell’ultimo mese, però, ho preso una batosta tremenda: mi sono impegnata con tutta me stessa per raggiungere un risultato e ho scoperto che… “volere” non basta.
Non basta quando ci si scontra con aspetti di sé che proprio non si allineano con quell’obiettivo.
Volere è volere.
Potere è qualcosa che dipende dagli strumenti che hai a disposizione o… semplicemente dalla tua natura. Puoi volerlo con tutto il cuore… ma se non “sei” quella cosa, non potrai farci un bel niente.
Ho fatto un’altra scoperta: a volte si chiude una porta e si apre un portone. Altre volte… si chiude una porta e non si apre proprio niente.
Devi rimanere con quella porta chiusa alle spalle e riflettere sul fatto che quella direzione non era la tua.
È incredibile che sia arrivata alla mia età senza aver mai provato questa sensazione.
Impotenza, inadeguatezza, incompiutezza, incapacità…
Silvia scopre di avere dei limiti. Che non può fare tutto. Che l’intelligenza è un potente acceleratore ma se sei un trattore non puoi vincere contro una Lamborghini.
Un enorme bagno di umiltà che lascia un sapore amaro.
Qualcuno mi ha detto che sono il “Re Mida” della vita perché da ogni cosa brutta, da ogni porta che si chiude, sono sempre stata capace di trarre il meglio, di aprire portoni.
Oggi sono ferma, con quella porta chiusa alle spalle e con la consapevolezza che volere non è potere.
È difficile condividere un messaggio che non abbia una conclusione positiva o una lezione da apprendere grazie a questa avversità.
Credo che anche questo faccia parte dell’essere umani. Sapersi confrontare con i propri limiti e assaporare il gusto acido di una sconfitta.
Allora chiudo questa porta e accetto di aprire un pertugio che mi porti di fronte a quei limiti, senza tentare di scassinare portoni con grimaldelli improvvisati.
Questo è l’inizio dei miei secondi 40 anni di vita.
Non sarò io ad adattarmi alla vita. Saranno le mie scelte ad essere adatte a me.
C’è tanto lavoro da fare!
Meravigliarsi
Sai leggere la musica? Scoprilo con questo test!
In questa playlist trovi tutte le lezioni in diretta per imparare a leggere la musica al pianoforte! In quella del 7 luglio è andata via la luce e ho proseguito con una lampada da campo a dinamo!
Qui trovi lo spartito di “C’è tempo”, un brano bellissimo che ho suonato e letto nella live per imparare a leggere la musica.
E qui trovi il corso per imparare a leggere la musica, in promozione fino a lunedì 10 luglio.
Se questi contenuti ti piacciono e non sei ancora iscritto, puoi farlo con questo pulsante!
Buone intenzioni
Non pensare ai portoni.
Immenso grazie
A tutte le persone che hanno letto fino a qui, che mi vogliono bene per quello che sono. ❤️
Alla prossima pagina di diario.
La vostra Silvia
AGGIORNAMENTO
Non posso non ringraziare Fabio e Maurizio per avermi fatta ridere in questi giorni un po’ duri!
Mi toccherà inventare un trattore di lusso che asfalti tutti i portoni chiusi che incontra sulla sua strada.
La attuale società esalta POTERE E VOLERE perché se le cose vanno male... è colpa nostra...hai messo la minigonna...il tuo capo ti ha licenziato...hai ricevuto multe dal comune...non sono frutto di errori o ingiustizie ma, se esistono è solo colpa tua. Ma il mercato ha fatto di peggio! Ha confuso in molti di noi il piacere con la felicità facendoci credere che più facciamo cose che ci piacciono più ci avviciniamo alla felicità. In realtà non è affatto così, sono due concetti differenti che interessano aree celebrali differenti ed hanno ciascuno i propri ormoni. Provare piacere è un fatto sensoriale che ci fa produrre dopamina e, poiché il piacere si può comprare bisogna venderlo...Piacere significa: che bello, ne voglio ancora, quindi una dipendenza...necessaria se mangio ma, non ha nulla a che fare con la felicità. Felicità è: non ho bisogno di nulla altro, con tutti i guai che ho sono sicuro di riuscire a farcela, produco Serotonina. La felicità è un fatto mentale, non sensoriale, non acquistabile con soldi, differente per ciascuno di noi. Scusate la lunghezza ma Silvia ci ha insegnato tante cose e mi sentivo obbligato a risponderle degnamente.
Grazie a te che sei sempre in contatto con tutti noi.La tua presenza,anche virtuale,ci racconta cose straordinarie,anche quando c'è una sfumatura di grigio. Di colore scuro vedo solo la cover del mio tablet.Il chiaroscuro conserva sempre il suo fascino, cosa importa se "alexa" non risponde ad un comando. Le risorse sono infinite e tu hai sempre il Jolly e in alternativa anche le manovella. Ribadisco: sei "Silvia" e noi ti vogliamo bene come sei. La coroncina è
un inno alla gioia, il bianco è sempre un colore stupendo, se lo decodifichi è straordinario. Grazie! Per tantissimi motivi e la nostra stima te lo conferma.:)